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QUATTRO PALAZZI

2023 - NAPOLI


      Filippo Bamberghi


Appartamento
 

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pubblicato su AD Web
12/24

UN MONOLOCALE A NAPOLI ALL’INTERNO DEI FAMOSI QUATTRO PALAZZI, CHE RACCHIUDE TUTTO IN SOLI 50 M2

COME TRASFORMARE UNA CASA D’EPOCA CON SOLUZIONI NASCOSTE ED EFFETTI A SORPRESA. 

 

Un monolocale a Napoli ricavato da un ex salone monumentale, con estro e ogni comfort.


Un monolocale a Napoli di 50 metri quadrati incastonato come una pietra preziosa nel cuore della città, al secondo piano di uno dei quattro edifici monumentali che circondano Piazza Nicola Amore, soprannominati “I Quattro Palazzi”. Questa piccola casa, ma grande progetto, è frutto della mente creativa dell’architetto partenopeo Pasquale Bianchini che, con pensiero libero quanto funzionale, ha ridisegnato il volume unico interno creando una zona living, una cucina, un bagno, un secondo bagno di servziio con zona lavanderia, una camera da letto con cabina armadio, un angolo home office e, addirittura, una camera per gli ospiti. «È sempre un piacere progettare una casa quando il committente è un giovane studente di medicina con una profonda passione per il design e l’arte contemporanea», afferma l’architetto.

“I Quattro Palazzi” di Napoli sono edifici neorinascimentali identici, costruiti alla fine del XIX secolo durante il rinnovamento urbano della città, hanno ingressi imponenti sostenuti da quattro telamoni, che conferiscono alla piazza un’aria di grandeur. La curiosità di questo monolocale a Napoli è che sia ricavato da uno splendido salone di rappresentanza di fine Ottocento che misura 5 metri di larghezza, 10 metri di lunghezza e 4,2 metri di altezza, con due grandi balconi con cornici originali. E quando Raffaella, la committente, mostra a Pasquale Bianchini questo piccolo gioiello, ha già una visione chiara: desidera una disposizione a open space con soggiorno e sala da pranzo, cucina, camera da letto con cabina armadio, bagno e un piccolo soppalco per fungere da camera degli ospiti quando necessario. Una richiesta non facile da esaudire in un pungo di metri quadrati. Ma proprio per questo una bella sfida che Bianchini accetta.

L’architetto riesce a preservare l’ampiezza storica dell’ambiente e a soddisfare i desideri della cliente in soli 50 metri quadrati. L’intuizione, e chiave di volta, del progetto è proprio l’ideazione di una struttura cubica che contiene la zona notte e il bagno, accoglie su un lato esterno la cucina, connessa con il living, e, soprattutto, sul fondo, è sostegno di un soppalco dove viene creata una zona notte per gli ospiti. «Progettare un’opera d’arte vivibile, una vera e propria installazione contemporanea ispirata alle opere di Richard Serra e di Sol LeWitt», questa è stata l’ispirazione, come racconta Bianchini. Serra è la referenza della monumentale e ardita architettura nell’architettura che, invece di restringere l’ambiente domestico, lo moltiplica magicamente, sfruttando l'altezza di oltre 4 metri dei soffitti d’epoca. Grazie anche alla scelta di un rivestimento delle sue pareti in pannelli di marmo chiaro che amplificano la luminosità e, al contempo, enfatizzano il carattere totemico dell’impianto.

Un monolocale a Napoli si trasforma così in un loft, dove la storicità dell’edificio non viene snaturata, ma va a braccetto con un’estetica iper contemporanea che strizza l’occhio all’arte e alla grafica. All’ingresso, è invece Sol LeWitt ha suggerire con la sua arte minimalista e concettuale un armadio progettato su misura con motivi geometrici in black & white, realizzato da artigiani locali secondo le indicazioni di Bianchini: si estende lungo una delle pareti corte della stanza, e nasconde una tv da 75 pollici, un guardaroba e un angolo bar. Mentre, in controcampo, una parete/paravento e una scala rivestita in marmo fanno da sfondo alla zona giorno. Su un lato del volume/soppalco viene posizionata la cucina, realizzata su disegno in Corian e inglobata sotto la scala che conduce al soppalco, mentre gli spazi di servizio e la cabina armadio sono sapientemente integrati sul retro della camera da letto.

Su un lato lungo della zona giorno viene installata una libreria con uno scrittoio, un piccolo angolo di concentrazione dove il nero predomina per creare un netto distacco dal resto della casa, altro gesto progettuale, altro segno grafico. I materiali scelti, preziosi e senza tempo, si armonizzano con la struttura storica dell’edificio, e le rendono omaggio con uno stile che non ha tempo, ma è sempre attuale: a terra vengono posati un parquet in rovere a spina di pesce alla francese e marmo di Carrara di Antolini, che riprende la pavimentazione in pietra dei balconi. «Ogni dettaglio di questo progetto su misura è stato attentamente considerato, fondendo il fascino storico con elementi di design e arte contemporanea», spiega il progettista, fermando l’attenzione su un paio di tele anni Ottanta di Salvatore Emblema, interessante artista napoletano, e una di Alfredo Ripetti Mogol, figlio artista del celebre cantante. Con Bianchini, la committente seleziona anche con cura gli arredi, che sono compatti progetti di altissimo design. Tra questi spiccano le sedie Dudet disegnate da Patricia Urquiola per Cassina, una lampada di Vittoriano Viganò editata da Astep, il coffee table Panna Cotta di Ron Gilad per Molteni&C. e poi l’iconica sedia Superleggera di Gio Ponti. Interessanti anche gli oggetti, in un luogo dove la precisione sfida il millimetro, giocoforza e per passione: le bottiglie Omaggio a Morandi di Salvatoricoffee table book sulla storia del design, un vaso di Venini… Fuori la città veste di futuro il proprio corpo antico e immortale, e come fuori, così dentro.


VALENTINA RAGGI

PASQUALE BIANCHINI - Architecture and Interior Design - Corso Umberto I 106 | NAPOLI - 80138 -
+39 081 283 470 - pasqualebianchini@yahoo.it

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